Il rigetto in implantologia dentale. Molte persone cercano su Internet le motivazioni di circostanze come questa, credendo che l’implantologia dentale possa essere soggetta, appunto, a situazioni di rifiuto da parte del corpo.
Sbagliato.
Per i meno esperti, è bene sapere che il materiale di realizzazione degli impianti è al 100% biocompatibile e caratterizzato da un grado elevato di purezza, ragione per cui i nuovi denti fissi in titanio non vengono riconosciuti come corpo estraneo dall’organismo che, al contrario, attiva il naturale processo di osteo-integrazione. Di conseguenza, le cause di quello che erroneamente è considerato “rigetto” in implantologia dentale vanno ricercate altrove.
In quest’articolo vogliamo trattare proprio dell’impianto dentale, del dolore (anche dopo un mese, un anno…) che il soggetto può avvertire e di ciò che può essere andato storto prima, durante o dopo l’intervento di implantologia dentale subito.
Impianto dentale e dolore: cause di fallimento precoce e tardivo
A seguito di un’operazione finalizzata all’inserimento di un impianto dentale, il dolore (anche dopo un mese) è assolutamente normale. Il dentista certamente prescriverà antibiotici ed analgesici per limitarlo, tuttavia se il male proseguisse potrebbe esserci qualcos’altro.
Esistono alcuni casi in cui è possibile che un intervento per inserire denti fissi in titanio fallisca. Questa circostanza è attribuibile a diverse cause, suddivisibili a seconda che il fallimento sia precoce o tardivo.
CAUSE DI FALLIMENTO PRECOCE (preprotesico) dei denti fissi in titanio:
ossia l’insuccesso che si verifica prima della fase di protesizzazione (applicazione della protesi). Generalmente dipende dalla mancata o scorretta osteo-integrazione dell’impianto che porta a compromettere la guarigione una volta eseguito l’intervento per inserire i denti fissi in titanio. Cause principali sono:
- Qualità scadente degli impianti
- Pianificazione non corretta dell’intervento
- Problemi inerenti alla densità ossea in prossimità del punto in cui dovrà essere inserito l’impianto dentale (in questi casi, sarà necessario provvedere tramite chirurgia orale ad una ricostruzione/rigenerazione guidata delle ossa mascellari e mandibolari)
- Scarsa abilità del chirurgo e/o del suo team
- Scarsa o addirittura insufficiente stabilità dei denti fissi in titanio appena posizionati
- Un carico eccessivo prematuro sull’impianto dentale (e dolore conseguente) a seguito dell’intervento per i denti fissi in titanio
- Una scorretta riabilitazione protesica nei casi di implantologia a carico immediato
- Abuso di sigarette e assunzione cronica di antidepressivi
CAUSE DI FALLIMENTO TARDIVO (postprotesico) dei denti fissi in titanio:
ossia il fallimento successivo all’intervento per i denti fissi realizzato con specifiche viti in titanio per implantologia. È legato più che altro all’ambiente microbico del cavo orale, agli errori relativi alle protesi e alle parafunzioni. Cause principali sono:
- Scarsa o assente igiene orale domiciliare del paziente
- Negligenza del paziente a sottoporsi ai controlli clinici e radiologici programmati con il medico
- Riabilitazione protesica che rende difficoltose le operazioni quotidiane di igiene orale
- Presenza di perimplantite, ossia un processo infiammatorio distruttivo che colpisce i tessuti che si trovano attorno all’impianto dentale (dolore acuto subito, dopo un mese, un anno…)
Alternative in caso di fallimento dell’intervento per denti fissi
Quando l’impianto dentale provoca dolore a causa del fallimento dell’operazione finalizzata ad inserire le viti in titanio per l’implantologia dentale, è possibile muoversi in due direzioni:
- Inserire un nuovo impianto con denti fissi in titanio – spesso si tratta dell’unica procedura in grado di consentire una restaurazione fissa, tuttavia è stato dimostrato che la sopravvivenza del secondo impianto, inseribile in un arco di tempo che varia da 1 a 36 mesi (a seconda dei singoli casi clinici), è più breve rispetto al precedente
- Valutare terapie protesiche alternative (protesi dentali fisse o protesi dentali mobili) – in casi selezionati
DentaPlas: rivestimento per denti fissi in titanio
Le infezioni ai tessuti intorno all’impianto con denti fissi in titanio, fino all’atrofia ossea, sono spesso causate dalla presenza di batteri. Come soluzione a questo problema, negli ultimi anni è stato presentato sul mercato DentaPlas, uno speciale rivestimento formato da due strati di polimero al plasma e un terzo centrale in argento.
DentaPlas non solo previene la crescita dei batteri, accelerando di conseguenza il processo di osteo-integrazione, ma è anche completamente biocompatibile e sterilizzabile. Infine, oltre a ridurre i rischi di infezione, migliora notevolmente l’efficacia a lungo termine dei denti fissi supportati da viti in titanio per implantologia.
Nella speranza che questo articolo vi sia stato utile, prima di ogni altra cosa, per comprendere che non si può parlare di “rigetto” in implantologia dentale, è importante tener presente che solo una minima percentuale di interventi per inserire denti fissi in titanio fallisce.
Per abbattere i rischi, comunque, il primo e più importante passo è affidarsi a professionisti nel settore.
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