Negli ultimi tempi il fenomeno del turismo odontoiatrico è divenuto sempre più sentito, soprattutto per la facilità con cui le persone, ad oggi, possono spostarsi.
Dinanzi ad una situazione economica difficoltosa per molti, può essere comprensibile la scelta di recarsi in paesi dove le cure dentistiche risultano meno costose rispetto a quelle italiane. Il problema che nasce, però, è dovuto agli innumerevoli rischi che questa scelta comporta per il paziente.
Solitamente ci si affida al turismo odontoiatrico per procedure odontotecniche importanti e costose come l’implantologia e la rigenerazione ossea dentale, i cui costi sono elevati. Perdere i denti non piace a nessuno, in particolare quando tale mancanza è visibile non appena si sorrida.
È doveroso sottolineare che tali procedure – effettuate sopra e/o sotto l’arcata dentale – sono molto delicate e rischiose, motivo per cui i prezzi risultano notevoli.
Scegliere paesi che promettono, in tempi brevi e a prezzi bassi, di risolvere questi disagi, non è sicuramente la scelta più saggia, in quanto tali fattori rappresentano un chiaro segnale di allarme.
I RISCHI DEL TURISMO ODONTOIATRICO
I pazienti che, dinanzi al costo di un impianto dentale completo, non hanno possibilità economiche tali da permettersi questa procedura, si trovano costretti a prendere una decisone: o affidarsi al turismo odontoiatrico o non porre rimedio al problema orale, soffrendo del conseguente dolore.
Secondo una ricerca condotta dal Prof. Renato Mannheimer – durante il IV Workshop di Economia odontoiatrica – è emerso che del 4% degli italiani che hanno adottato la scelta di recarsi in paesi stranieri, oltre la metà ha ammesso che non lo rifarebbe.
Inoltre, altri dati permettono di capire quanti italiani diffidano anche da società che organizzano i viaggi per le cure all’estero. Ancor meno è la fiducia verso le promozioni nei centri commerciali: 7 italiani su 10 dicono NO.
I dati parlano chiaramente: molti preferiscono recarsi dal loro dentista di fiducia e pagare le quote conseguenti piuttosto che farsi curare da medici sconosciuti e per di più in altri paesi. Nonostante ciò, il turismo odontoiatrico è ancora una scelta adottata: spesso, i pazienti non considerano i rischi, perché affascinati da promesse che risultano essere solo specchietti per le allodole.
Spostarsi in città straniere non garantisce un risultato ottimale a fine lavoro. Numerosi sono i problemi in cui si può incorrere tenendo conto, inoltre, che la formazione dei dentisti varia nei diversi paesi.
Considerando la specificità degli interventi di implantologia e la rigenerazione dentale ossea, non è opportuno affidarsi a ignoti che, probabilmente, non hanno le adeguate competenze per svolgere tali procedure chirurgiche.
Essendo interventi invasivi, si può incorrere in complicanze a lavoro completato. Inoltre, in caso di rigetto dell’impianto dentale, il paziente è costretto a ritornare nella clinica in cui è stato operato, poiché molti dentisti italiani si rifiutano di toccare un lavoro fatto da estranei.
Tale situazione non può far altro che comportare il sostenimento di ulteriori spese onerose, senza contare il rischio di un lavoro svolto malamente che può portare problemi per la propria salute.
Trattandosi di procedure sensibili è vivamente consigliabile affidarsi a dentisti specializzati, anche perché il costo di un impianto dentale completo varia in base al problema di cui soffre il paziente, dal materiale usato e dalla possibilità di intervenire con una rigenerazione ossea dentale, quando risulti necessario.
COS’È LA RIGENERAZIONE OSSEA DENTALE – COSTI
Quando si perdono i denti a causa di carie o malattie come la parodontite (o piorrea), i pazienti vengono sottoposti a procedure chirurgiche per la ricostruzione dei denti mancanti: tale tecnica si chiama implantologia e si basa sull’inserimento – nella posizione del dente mancante – di una vite all’interno della gengiva.
Purtroppo, non sempre tale procedura può essere fatta nell’immediato poiché alcuni pazienti non dispongono di una sufficiente presenza ossea nell’arcata dentale per poter applicare l’impianto. Ciò accade a causa della pregressa perdita di denti o come conseguenza della piorrea.
Si procede quindi con la rigenerazione ossea dentale – a costi generalmente sostenibili – utilizzando alcune membrane, oppure prelevando l’osso da altre zone circostanti. Quest’ultimo viene posizionato nell’area in cui devono essere inseriti gli impianti.
Esistono numerose procedure per integrare il livello osseo:
- Rigenerazione ossea guidata
- Innesto a blocco
- Espansione di cresta
- Rialzo del seno mascellare
Tecniche utili e indispensabili sia per mantenere nel tempo gli impianti, sia per migliorare l’estetica del sorriso. Questo trattamento chirurgico, tuttavia, considerando che intacca l’osso dell’arcata dentale, risulta molto invasivo e doloroso, inoltre la rigenerazione ossea dentale comporta costi molto alti.
Tuttavia, esiste la possibilità di procedere all’impianto dentale completo anche senza la presenza dell’osso. Una tecnica meno invasiva rispetto a quella tradizionale poiché non richiede l’incisione della gengiva. Per tale procedura vengono utilizzati dei mini-impianti che si adattano facilmente a condizioni di atrofia ossea, problema di cui molti persone soffrono.
L’implantologia senza osso permette a chiunque di poter provvedere ad un impianto dentale completo senza dover ricorrere a interventi invasivi e soprattutto costosi.
L’implantologia, se eseguita in modo efficiente e da un personale qualificato, garantisce un sorriso naturale.
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